Archivi del mese: novembre 2011

AGENDA: Next generation catalogs e Discovery tools, Torino 15 e 16 dicembre

La sezione Piemonte dell’AIB organizza per i prossimi 15 e 16 dicembre un corso di aggiornamento per bibliotecari dedicato a “Nuovi strumenti di ricerca bibliografica per nuovi utenti: Next generation catalogs e Discovery tools“, tenuto da Pierfranco Misenti (Università Ca’ Foscari ), per affrontare il dibattito in corso sugli OPAC tradizionali/nuovi e la ricerca bibliografica, non solo dal punto di vista teorico ma con la presentazione di alcuni case study per un approfondimento pratico.

Per modalità di iscrizione, costi e maggiori informazioni, questa è la pagina web dedicata al corso.

AGENDA: Why not? Buoni motivi per leggere, Torino, 25 novembre 2011

L’USR Piemonte e Torino Rete Libri (http://www.torinoretelibri.it/) invitano a partecipare al Convegno “Why not? … Buoni motivi per leggere” in programma il 25 novembre 2011 alla Biblioteca Nazionale Universitaria (Piazza Carlo Alberto 3, Torino). All’iniziativa collaborano: Città di Torino, Biblioteche civiche torinesi, MiBAC – Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, AIB Piemonte, Iter, CIDI, Insegnare, Circoscrizioni 3 e 4 della Città di Torino.
Info: TorinoReteLibri /Antonella Biscetti: toee03400l@istruzione.it / referente@torinoretelibri.it

Navigare sicuri

Domani, 22 novembre si svolgerà un interessante confronto genitori/figli sul tema della navigazione in rete.  Dalle ore 17.00 sarà possibile seguire il live streaming su FB http://www.facebook.com/navigaresicuri e twitter con l’hashtag #genitorivsfigli

Navigare Sicuriorganizza GENITORI vs FIGLI – Alleati sicuri o sicuri rivali? una round table che mette a confronto educatori e ragazzi per favorire la sicurezza e la prevenzione contro i rischi della Rete. Obiettivo dell’iniziativa è quello di esplorare e stimolare il dialogo tra genitori e figli, allo scopo di prevenire e risolvere le principali criticità legate ai pericoli di Internet. In un contesto informale e colloquiale, senza schemi rigidi né ruoli predefiniti, quattro opinion leader del mondo del Web (Layla PavoneJolanda RestanoEdoardo Schenardi e Marco Zamperini) e i rispettivi figli adolescenti racconteranno, insieme ai responsabili del progetto Navigare Sicuri di Telecom Italia, il loro reciproco approccio ai fenomeni del cyberbullismo, dell’adescamento e del furto d’identità, contribuendo a identificare i territori di sinergia entro i quali educatori e adolescenti devono muoversi per difendersi dalle numerose insidie della Rete.

L’evento è parte del progetto Navigare Sicuri di Telecom Italia

David Lankes al 57° Congresso AIB

La seconda giornata del Congresso AIB ha avuto come keynote R. David Lankes (Syracuse University, USA) che ha tracciato le caratteristiche della nuova biblioteconomia per una nuova epoca. Che si usino gli asini o le tecnologie più sofisticate per raggiungere i lettori, per erogare servizi ecc., la biblioteca di successo è quella che sa ascoltare profondamente e connettersi intimamente alla comunità di riferimento, è quella i cui bibliotecari non sono soltanto dei bravi organizzatori di risorse ma soprattutto degli efficaci facilitatori che accompagnano chi apprende, studia, ricerca. Se la biblioteca è una conversazione, i grandi della biblioteconomia (Dewey, Ranganathan ecc.) hanno lasciato questa conversazione aperta perché noi la proseguissimo.

57° Congresso AIB

È iniziato a Roma il 57° Congresso Nazionale dell’AIB. Nella giornata odierna, aperta con l’intervento, puntuale e molto apprezzato, del presidente Stefano Parise, si è parlato tanto di e-book, digital lending, diritto d’autore e vari aspetti del DRM (Digital Rights Management), social reading.

Come massimizzare i post di Facebook per attirare più utenti

Uno di quei piccoli grandi cambiamenti di Facebook sta avvenendo in questi giorni sulle pagine.
Non è più necessario prima cliccare sul Mi piace della pagina ma anche i non fans possono scrivere, commentare, pubblicare elementi. Questo cambiamento passato un po’ sotto silenzio non è di poco conto.  Significa spostare il focus da una manifestazione di interesse generico a una attenzione puntuale sui singoli contenuti, nel tentativo di fare emergere il meglio dallo streaming a prescindere dalla popolarità.
Grazie a Mari Smith per averci permesso di scoprire questa funzionalità e per avere scritto un illuminante articolo su come incrementare la condivisione sui contenuti che vi riassumiamo qui di seguito:

  • immagini, immagini e ancora immagini. Sono questi i contenuti che permettono di agganciare tanti utenti in poco tempo. Ovviamente devono essere fatte bene e, possibilmente, divertenti (magari come questa) Avete bisogno ancora di qualche input per pensare seriamente a usare le infografiche?
  • scrivere info brevi e rilevanti: secondo uno studio di BuddyMedia la regola aurea è 80 caratteri
  • usare poco la prima persona singolare. Se è indubbio che è amata perchè permette di instaurare un rapporto diretto, per il nostro obiettivo (aumentare l’interazione sulla pagina) può essere un deterrente. Infatti un’informazione di tono neutro si condivide più facilmente di una personalistica.  Via libera invece alla prima persona singolare nei commenti
  • includere una call for action: ricorda sharing is caring!
  • scrivere contenuti interessanti, non rilanciare notizie già saturate dalle rete. Un esempio di contenuto che genera traffico e condivisione è quello sui commenti alle nuove funzionalità dei social network o sui tips and tricks per usarli al meglio…come il nostro post? 🙂

[via: Mari Smith…in the Media]

Biblioteche per ragazzi e giovani adulti in Germania

Dal nostro inviato a Berlino, apprendiamo che nell’ambito del progetto “BooX!”, promosso dal Goethe-Institut Italien, in collaborazione con varie istituzioni, si è svolta dal 7 al 9 novembre una …”maratona” bibliotecaria che ha toccato, con ritmi sostenuti, varie biblioteche di Amburgo e Berlino che si sono distinte negli ultimi anni nel settore dei servizi bibliotecari per ragazzi e giovani adulti.

La delegazione italiana – composta da una dozzina di responsabili di biblioteche per ragazzi e guidata da Christina Hasenau (Goethe-Institut Roma) con Beate Neumann (Goethe-Institut Milano) e l’interprete Soledad Ugolinelli – ha avuto l’opportunità di conoscere di persona le diverse principali realtà di Amburgo e Berlino (alcune delle quali presentate in Italia in occasione di convegni e seminari) e di partecipare a uno stimolante incontro dal taglio laboratoriale con Jule Pfeiffer-Spiekermann.  

Queste in sintesi le tappe della intensa visita di studio: 

  1. Amburgo: Hoeb4U ; la biblioteca di quartiere Elbvororte; la  Literaturhaus, con particolare riferimento al programma di attività culturali per giovani adulti; infine, la Biblioteca centrale per ragazzi “Kibi” (la Kinder Bibliothek, ubicata nella sede centrale di Bücherhallen Hamburg., il sistema bibliotecario comunale di Amburgo).
  2. Berlino: Hallescher Komet , la biblioteca per bambini e ragazzi ubicata nell’Amerika Gedenk Bibliothek; la Biblioteca familiare interculturale “Wilhelm-Liebknecht”-“Namik-Kemal“; la Bezirkszentralbibliothek Friedrichshain-Kreuzberg; infine, l’incontro, presso la Biblioteca di Spandau, con una rappresentanza (ben determinata e critica) – coordinata da Gisela Rhein, bibliotecaria piena di entusiasmo e passione – della giuria dei giovani  (12-19 anni) del Premio tedesco per la letteratura per ragazzi.
  3. Berlino (c/o Direzione del Goethe-Institut):  incontro-laboratorio sul fumetto con l’illustratrice e autrice di graphic novel Jule Pfeiffer-Spiekermann, fondatrice – assieme a una bibliotecaria per ragazzi – dell’Associazione culturale “Pinselfisch“, molto attiva nella promozione della lettura attraverso laboratori sul fumetto e sul graphic novel per tutte le età (adulti compresi).                                                                                   La “tre giorni” in questione è stata una visita sicuramente stimolante, che suscitato tante  riflessioni nei partecipanti e ha evidenziato la diversità delle soluzioni a seconda del contesto di riferimento delle varie biblioteche e degli obiettivi dei singoli progetti : per esempio, alcune biblioteche si propongono di essere intenzionalmente alternative alla scuola (come nel caso della Hoeb4U, nata come spazio “altro” rispetto ai doveri scolastici, ma non per questo meno importante come stimolo agli interessi più diversi), altre sono più strettamente legate al curricolo, tutte però concorrono a stimolare la lettura, lo spirito critico, l’apprendimento lungo il corso della vita. 

Videogiochi in biblioteca: i cinque motivi di Phil Minchin

Ci sembra utile condividere con voi questo messaggio che Francesco Mazzetta, bibliotecario a Fiorenzuola d’Arda, PC (biblioteca@comune.fiorenzuola.pc.it) , ha postato nella lista AIB-CUR, sintetizzando i cinque motivi – in base ai quali tenere i videogiochi in biblioteca – espressi da  Phil Minchin (library IT team leader at the Port Phillip Library Service, Australia):

“i giochi sono un elemento importante della cultura, i giochi aggregano comunità, i giochi sono un’arte (un “sistema poetico”), i giochi creano literacy e aiutano a capire meglio gli altri (giocatori). È quanto sostiene Minchin [nell’articolo “A View From Down Under” nella rubrica, “Games, Gamers & Gaming”, curata da Liz Danforth, nel  blog del “Library Journal”]. Interessante in particolare quanto scrive a proposito della literacy: “In primo luogo (…) giocare sviluppa la capacità di “leggere” un sistema, di pensare al modo in cui i componenti interagiscono, di anticipare i risultati e prendere decisioni di conseguenza. L’umanità è sempre dipesa dalla sua capacità di analizzare e comprendere i sistemi che la circondano: si tratta fondamentalmente del riconoscimento di pattern, un elemento chiave della nostra abilità intellettuale umana. Ma mentre continuiamo a urbanizzare, i mutevoli sistemi sociali diventano più complessi. I sistemi puramente fisici (e immutabili) sono già abbastanza impegnativi, ma gestire le esigenze sempre mutevoli della vita che si svolge in vasti sistemi sociali può essere scoraggiante. Nella nostra vita lavorativa, nel privato, o nella nostra vita come  cittadini, la capacità di individuare i modelli e prevedere le conseguenze è essenziale (…).

Giochi e sistemi simili al gioco, sono sempre più integrati nella propaganda commerciale e politica, rendendo i sistemi di literacy non solo una competenza altamente trasferibile, ma la cui capacità di identificazione è di vitale importanza. Alcuni di questi sistemi vengono utilizzati come sostituti per la gestione e la motivazione effettiva sul posto di lavoro, e alcuni giochi stessi sfruttano i giocatori, mungono il loro tempo, attenzione e denaro. Imparare a identificare dubbie manipolazioni simili a giochi è un’abilità di enorme beneficio, e anche il positivo adattamento questi sistemi migliora il nostro benessere e le
possibilità di successo.”

In realtà questo è un compito che la scuola (in particolare quella dell’obbligo) tradizionalmente ha ma che riesce sempre meno a tradurre in educazione effettiva per lo iato crescente tra le capacità di adattamento delle strutture scolastiche (penalizzate pure da una classe politica miope che invece di investire in esse ne taglia i fondi e propone soluzioni retrograde anziché innovative) e la velocità del cambiamento della società e dell’economia.

Utilizzare i videogiochi in un contesto di aggregazione sociale (mediante l’organizzazione di tornei o comunque di attività
ludico-correlate) diventa per la biblioteca non solo un modo per proporsi alle giovani generazioni native digitali teoricamente poco interessate alle tradizionali collezioni cartacee, ma anche per aiutare il sistema educativo a colmare il gap formatosi.

Proprio per questo considero auspicabile che le scuole e le biblioteche si alleino per gestire assieme, le biblioteche con le competenze di scelta del materiale e di promozione, le scuole con quelle educative, queste nuove literacy. Il come è ovviamente qualcosa ancora tutto da studiare e da sperimentare, ma vi sono esperienze che si muovono in tale
direzione e che fanno pensare che le possibilità siano concrete e non puramente ideali.”

AGENDA: 1861-2011 Italiane e italiani in formazione, Roma 3-5 novembre 2011

La Facoltà di Scienze della Formazione di “Roma Tre” – Università degli studi invita a partecipare alle Giornate di Studio “1861-2011 Italiane e italiani in formazione” che si terranno il 3 novembre (10-19) nella sede di P.zza della Repubblica 10, il 4 e il 5 nell’Aula Volpi nella sede di via Milazzo 11/b