A Roma, presso il Goethe Institut, sede della Biblioteca Europea, è stata inaugurata oggi (16.10.07) con una vivace tavola rotonda la mostra “Pippi nelle figure“, realizzata in occasione del centenario della nascita di Astrid Lindgren.
Hanno aperto l’incontro i saluti dell’Ambasciatore di Svezia, Anders Bjumer (che si è dichiarato un “pippista” convinto e ha sottolineato il carattere autonomo e sicuro di Pippi), della vicedirettrice del Goethe Ulli Tietze e di Marina Lilli, Consigliera delle Biblioteche di Roma, intervenuta anche in rappresentanza dell’Assessore comunale alle Politiche culturali Silvio Di Francia.
Cristina Paterlini, direttrice della sezione ragazzi della Biblioteca Europea, ha introdotto e coordinato la tavola rotonda che ha visto gli interventi della giornalista Concita De Gregorio, dell’illustratrice-scrittrice Chiara Rapaccini e della pedagogista Silvana Sola, esperta di lettura e letteratura (oltre che libraia). Dagli interventi sono emersi i caratteri del successo della Lindgren e dei suoi personaggi, Pippi in testa, così sintetizzabili: la rottura dei canoni tradizionali, la bellezza dell’imperfezione, l’autonomia, la capacità di cavarsela ed emergere dalle difficoltà – come in un certo senso dimostra anche la vita del Nobel Capecchi – (De Gregorio), il saper toccare con ironia ed efficacia temi come la malattia e la morte ormai diventati i nuovi tabù (Rapaccini), infine (Sola) la voce che la Scrittrice svedese ha dato ai diritti dell’infanzia – tra cui il diritto al consumo culturale – e alla dimensione della possibilità, e la qualità letteraria delle sue opere le quali devono essere considerate letteratura pura.
La cura e l’attenzione all’infanzia, il notevole investimento che viene fatto nel crearle le condizioni migliori perché possa apprendere e crescere in modo autonomo e critico sono alcuni elementi significativi che aiutano a comprendere il successo del “modello svedese” (De Gregorio). Infine, chi si voglia documentare sulla Lindgren, sulla cultura e sulla letteratura svedese (per ragazzi e non) faccia un salto nella Biblioteca Europea in cui troverà in evidenza gli scaffali tematici multilingue allestiti per l’occasione.